La sciarpa azzurra e rossoblù del gemellaggio

La sciarpa azzurra e rossoblù del gemellaggio
Del: 30-01-2007
Napoli. Hanno persino fatto appositamente la sciarpa, metà rossoblù e metà azzurra. «É quella del gemellaggio», spiega Gaetano Esposito, 36 anni, ambulante con un banchetto artigianale alle spalle della Curva A del San Paolo. «Costa otto euro, ma ve la lascio a cinque. È cento per cento lana», assicura. Lana vera o lana "napoletana"? «Napoletana, s'intende – chiarisce con un sorriso – Settanta per cento lana». E trenta per cento cotone. O forse è il contrario, ma va bene lo stesso. Perché a Napoli è festa grande: «Siamo amici; Genoa e Napoli, due squadre e un cuore solo: è raro da queste parti»ricorda Carmine Montuori, che da una piccola bancarella vende Caffè Borghetti ai tifosi che affluiscono allo stadio: «Un euro soltanto», precisa.
La polizia annuisce: stasera anche per gli agenti è quasi vacanza; il servizio d'ordine, rispetto al consueto, è stato allentato.
Con discrezione, senza troppa pubblicità, perché da queste parti non si sa mai: l'ombra della mala è ovunque. Quasi tre ore prima del fischio d'inizio, fuori dallo stadio è già un brulicare di tifosi di entrambe le fazioni. Le strade sono intasate, si procede a passo d'uomo, però qui nessuno ci fa neppure caso. È corsa alla sciarpa: non da rubare all'avversario per esibire come un trofeo, ma da scambiare. «Perché c'è il gemellaggio».
Molti girano intorno al San Paolo con entrambe le sciarpe, tanto che è difficile capire a una prima occhiata chi tifa Genoa (ci sono sostenitori giunti anche da Roma e da Trapani) e chi Napoli. Donatella, genoana della Capitale («Un'ora e trequarti da Roma al casello di Napoli, altri trequarti d'ora per arrivare da lì in centro…»), vede un papà che tiene per mano due bambini che indossano i colori azzurri; a uno dei due porge un vessillo rossoblù: «É un regalo – spiega – L'ho portata appositamente».
Mentre per la città gira sui cellulari un sms partito da Genova: "Il tuo ricordo resterà indelebile nei nostri cuori. Hasta siempre, Claudio". Dedicato a "Spagna".